“La Madre Terra in tutti le sue sfumature, la sua forza ogni giorno ci emoziona e stupisce. Noi nulla difronte a Lei.” E come si potrebbe non essere d’accordo? Qual è lo spettacolo più grande, quello contro cui l’uomo cerca, invano, di gareggiare? Dai tempi delle grandi costruzioni dell’antichità fino all’era degli ingegneri, cerchiamo di convivere attivamente alla costruzione/distruzione del panorama urbano e naturale. Oggi proponiamo una mostra itinerante fatta da una collezione privata di fotografie scattate in giro per il mondo.
Oggi cianomagentagiallonero (a proposito, presto succederà qualcosa) vuole promuovere il progetto di un amico, Andrea Tronchin, vecchia volpe con cui abbiamo condiviso importanti momenti della nostra vita, nel momento più incisivo, quello della formazione, all’ISIA ad Urbino. Ricordo che il suo interesse è sempre stato rivolto verso l’«internazionalità», verso un respiro più ampio, verso le espressioni dell’arte e del design più innovative, spesso “altre” rispetto all’educazione “nazionale” canonica e lineare. Sempre alla ricerca della novità, mi ha lasciato sicuramente l’interesse per ciò che non fosse sulla bocca di tutti, per il nuovo, per ciò che iniziava a spuntare nelle riviste di settore e anche nei primi spazi online, spesso espressioni che rompessero con la tradizione espressiva postmodern, di cui la cultura italiana era troppo, ed è troppo, intrisa.
Si tratta di un viaggio attraverso diversi attimi della cultura e quotidianità metropolitana con l’ausilio di tecniche diverse a partire dalla fotografia tradizionale, fino al digitale. Ogni immagine è sempre in grado di raccontare una e più storie, ma la tecnica fa sì che emergano con più forza le storia raccontate dall’autore. Come tutti i viaggi, si nutre della curiosità e cultura del viaggiatore, della sua sensibilità come delle sue vibrazioni momentanee, dovute al suo stato d’animo del momento, ai dubbi, le necessità, i bisogni vissuti nell’attimo in cui viene scattata la fotografia. E la tecnica è sempre il medium che bisogna essere in grado di padroneggiare. Per riuscire a tradurre la propria ricerca visiva, personale, artistica, lavorativa ed essere in grado di proporla ad un pubblico ampio si deve dimostrare una tendenza onnivora costante sia nella capacità di scelta dei soggetti e di relazionarli tra loro nella “serie”.
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Questa mostra vuole essere itinerante e, cosa più interessante secondo noi, si arricchirà progressivamente di nuovi scatti (ora sono 18) e vuole proporsi a sempre nuovi luoghi dove essere esposta. Pertanto chiunque fosse interessato ad ospitarla può contattare Andrea da uno di questi link.
Il blog ufficiale: http://welovethisplanet.blogspot.com/
Una pagina esempio dell’ultimo evento: http://www.facebook.com/event.php?eid=209478622448389
La pagina Facebook ufficiale: http://www.facebook.com/pages/I-Love-This-Planet/129800230452151
Il sito di riferimento: http://www.wix.com/ttronko/ilovethisplanet
Anteprima: http://www.pwrline.it/expo/iltp/
Concorso Leika: http://www.lab.leica-camera.it/jspleica/scheda.jsp?n=42896
Le opere hanno queste caratteristiche: 18 foto, formato 50 x 70 cm, 70 x 100 cm, vinile su PVC da 5mm, 1kg cadauna e possono essere anche acquistate online.
Ps: a ben vedere, alcuni post di questo blog, come ad esempio quelli di viaggio, rivelano tantissimo della nostra relazione amicale & umana.